La storia di Natale Mondo raccontata dai Pupi antimafia di Angelo Sicilia

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La vicenda di Natale Mondo è una delle tante storie quasi dimenticate degli anni Ottanta a Palermo. Anni segnati dagli omicidi , come quello di Piersanti Mattarella e che si sono conclusi il 14 gennaio di trenta anni fa con l’assassinio del poliziotto Natale Mondo nel quartiere Arenella.
Storie che rischiano di perdersi e per questo bisogna continuare a raccontarle. Questa convinzione alimenta l’impegno di Angelo Sicilia che con i suoi Pupi antimafia cerca di fare luce sulle figure che hanno contribuito alla lotta contro cosa nostra che ancora restano poco note ma che rappresentano tasselli importanti della storia di Palermo.
Natale Mondo fu il bersaglio di una vendetta di mafia a seguito di testimonianze a suo favore necessarie a scagionarlo dalle accuse di un pentito che gli aveva attribuito un ruolo da informatore della mafia nell’attentato in cui persero la vita Cassarà e l’agente di scorta Roberto Antiochia. A causa di queste accuse Mondo aveva subito l’arresto e la carcerazione. In realtà il poliziotto era stato infiltrato nelle cosche mafiose del quartiere Arenella, ove era nato e risiedeva, proprio su disposizione dello stesso vicequestore Cassarà.
Negli anni in cui collaborò con Cassarà, che lo aveva espressamente voluto alla squadra mobile di Palermo, si occupò prevalentemente di indagini sulle cosche mafiose che operavano nel capoluogo e apportando un prezioso contributo alle indagini su Cosa Nostra.
Natale, dunque, pagò due volte il prezzo dell’essere un leale servitore dello Stato, prima con le accuse infamanti rivelatesi poi assolutamente infondate e poi con la vita, ucciso da Cosa Nostra.
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