
Ritorna quest’estate il percorso letterario all’interno dello storico chiostro della Questura di Palermo. Si aprono le porte, per offrire alla cittadinanza e turisti una serie di incontri tematici con giornalisti, scrittori, registi, attori, magistrati ed esponenti del mondo culturale palermitano, incentrati sul tema del contrasto al fenomeno mafioso.
Cinque gli appuntamenti di approfondimento e di riflessione sulle scritture del reale. Ad inaugurare l’iniziativa culturale di quest’anno, l’autore di narrativa poliziesca Francesco Recami, con la presentazione del suo libro “L’atroce delitto di via Lurcini” Commedia nera n. 3.
A moderare il primo incontro culturale il giornalista/scrittore Gian Mauro Costa, con la partecipazione di Renato Cortese, Questore di Palermo, Maurizio Montalbano, Psichiatra Direttore Sanitario dell’Asp di Palermo e Giovanni Pampillonia, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo.
“Queste iniziative, sono momenti per stare insieme ai cittadini – dice il Questore di Palermo – ma sono anche momenti di riflessione , di confronto con le realtà; avere anche gli strumenti attraverso la cultura e la conoscenza, serve agli operatori di polizia , per affrontare meglio le problematiche di ogni giorno”.
“L’atroce delitto di via Lurcini” è una commedia nera, la numero tre dedicata ai senzatetto – spiega Recami – Si ride perché è una commedia, su temi grigi e molto scuri e criminosi, dove non manca il tabù. In questa storia singolare – continua l’autore – il protagonista è Franzes, il capo clochard del rifugio vicino alla stazione di Firenze. Fa un’indagine su se stesso, perchè dopo una sbornia, si risveglia sporco di carbone e sangue con addosso un coltello e una parrucca rossa. Leggendo il giornale, scopre l’omicidio di una donna calva, avvenuto la sera prima in via Lurcini e si convince di essere l’assassino senza ricordare nulla. Come qualsiasi criminale torna sul luogo del delitto combinando un grande pasticcio.
Servizio di Patrizia Gangi
Fotografia di Antonio Scarcella
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